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Spero dal più profondo del cuore che si possa tanto esaudire un mio grande desiderio: quello di veder scomparire la grave piaga del randagismo di cani e cuccioli che solo nello scorso anno è giunta a contare oltre 150.000 casi di abbandono. A tale proposito auspico che tutti i lettori riflettano sulle parole della seguente poesia che ogni possibile "pallina di pelo" potrebbe dedicare al proprio padrone, sperando che essa pizzichi le corde dei cuori di ognuno provocando una vibrazione collettiva:

preghiera di un cane

"Quando venisti a prendermi ero così piccolo, entrai nella tua mano. Dicesti che ero il più bello della cucciolata. Mi portasti a casa. Un bimbo, tuo figlio, mi accettò con gioia. Divenimmo amici. Cresciuto, mi insegnasti il gioco della caccia. Mi dicevi bravo! Qualcuno ti chiedeva: lo vendi? Rispondevi no ed il mio cuore di cane ne gioiva, io ti amavo, anche se mai mi facevi una carezza. Gli anni sono passati, son diventato cieco, sordo, malandato, dimenticato, solo; con poco pane e acqua. Quando ti sento passare il mio cuore di cane freme di gioia. Vorrei venirti incontro ma sono legato e la catena è corta. Stasera hai detto a tuo figlio, ormai divenuto uomo: domani uccido il cane o lo abbandono, non serve più, è un peso morto. Signore Iddio, fai che stanotte io muoia sotto il suo tetto, affinché egli non debba sentire il rimorso del suo gesto".
(Dal web)
 
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