Ti vidi per la prima volta su di un motorino, fuori la scuola, avevi la sigaretta spenta in bocca, ti avvicinasti, mentre le mie amiche si allontanarono, non
capivo perché "hai d'accendere?" ti guardai avevi un sorriso triste è uno sguardo spento che stringeva il cuore
"No, mi dispiace" te ne andasti e le tue spalle erano curve.
La seconda volta che ti vidi, non ti riconobbi, eri con un gruppo di ragazzi davanti a un bar, mi chiamasti con "hei" ci sorridemmo avevi un sorriso bellissimo che ti illuminava il viso, chiesi di te alle mie compagne ma tutte la stessa risposta "lascialo perdere è uno sbandato un ragazzo difficile" anche la prof. di italiano lo stesso discorso:
"E' un discolo, probabilmente drogato" già troppo solo!
Ti vidi quel
pomeriggio più triste che mai, ci fermammo a parlare come se fossimo amici di vecchia data e mi sembrasti più spaventato che mai, ad un tratto la tua confessione "mi buco" rimasi senza parole, sapendo che mi stavi parlando con il cuore in mano aspettando una mia qualsiasi risposta, feci per chiederti
perché ma tu mi precedesti "mio padre si ubriaca, mia madre fa la vita è una vecchia storia".
Pensai ti capisco solo che non mi crederai, è facile
rimanere estranei in una città dove la gente si fa i fatti suoi.
Mi dasti un bacio lieve, dolce come te e mi salutasti "ciao", spero di poter chiacchierare ancora con te, mi tremava la voce, ti guardai e mi accorsi che avevi le lacrime agli occhi, poi una richiesta strana "mi presti il tuo diario ti prego solo per qualche giorno" (te lo diedi).
Dopo qualche giorno venne una tua amica a restituirmelo e "Davide" chiesi con il cuore in gola "è forse malato?" lei mi guarda allibita "ma come non lo sai Davide è morto"! Eri un ragazzo troppo solo e ora sei morto sono qui ora con un nodo alla gola che non riesco a sciogliere e vorrei piangere, urlare, ma non riesco.
Apro il diario e lentamente lo sfoglio pensando che non ho nulla di te solo un breve bacio e poi la parola sulla pagina.............
Ricordami...........Davide
